Innanzitutto, perché scegliere il mortaio se esiste il frullatore? Be’, con l’esperienza ho appurato che, con l’utilizzo del mortaio, il pesto al basilico e mandorle risulta molto più omogeneo e i suoi ingredienti meglio amalgamati e di conseguenza anche il gusto ne gioverà.
Come avremmo potuto notare, ormai è arrivato l’autunno, portando con sé i primi freschi e i primi maglioncini. Proprio per questo è la stagione perfetta per raccogliere le ultime foglie di basilico prima che appassiscano.
Chi possiede come me qualche vaso (o vasetto) di questa pianta, sa bene che ai primi freddi muore. Dunque quale momento migliore per preparare un buon pesto fresco fatto in casa, magari da conservare anche per l’inverno?
A questo proposito, nelle prossime righe spiegherò come preparare una favolosa ricetta evergreen e sempre attuale, utilizzando però, come già accennato, un attrezzo della tradizione: il mortaio.
Ricetta del pesto al basilico e mandorle
La versione della ricetta con le mandorle, sì si discosta dalla tradizione, ma ha i suoi pregi e i suoi vantaggi. Le mandorle hanno un apporto calorico inferiore a quello dei pinoli. Costano meno, sono più facilmente reperibili e non ingrassano, al contrario di quello che si pensa.
Sono inoltre un toccasana per il nostro sistema nervoso, infatti riducono stanchezza e stress. Contengono elementi come Omega-3 e calcio, fondamentali per l’apparato scheletrico e muscolare.
Quindi procediamo!
Ingredienti:
Le dosi elencate sono quelle adatte ad essere contenute perfettamente nel nostro mortaio.
- 15g di mandorle
- 50g di basilico fresco
- 40g di pecorino
- 40g di grana
- 100ml di olio evo
- 2 spicchi piccoli di aglio
- sale q.b.
Procedimento:
Come prima cosa, staccare le foglie di basilico dalla pianta. Non lavarle con acqua! Rischierebbero di perdere il loro aroma. In alternativa, strofinarle delicatamente con un panno da cucina per togliere la polvere.
Prendere il mortaio e pestare gli spicchi d’aglio con un pizzico di sale. Quando l’aglio diventerà poltiglia, aggiungere le foglie di basilico e pestare anche quelle dolcemente fino a che ne uscirà un composto verde scuro e un po’ liquido. Versare le mandorle e pestarle accuratamente per non lasciare pezzetti grossi.
Ora, aggiungere i due formaggi grattugiati e l’olio, alternandoli tra loro sempre pestando, fino a quando il pesto risulterà ben amalgamato e cremoso.
Consigli
Io preferisco aggiungere le foglie di basilico un po’ per volta, così da garantire una pestatura e un’omogeneità ottimali.
Se si vuole conservare il pesto lo si può fare in due modi:
- In frigo per non più di una settimana. Meglio aggiungere dell’olio in superficie all’interno del barattolo in cui è contenuto per migliorarne e prolungarne la conservazione.
- In freezer, anche per l’inverno, in mini contenitori. Anche i bicchieri in plastica funzionano bene.
Se siete molto di fretta, o non possedete un mortaio, potete tranquillamente rifare la ricetta con il frullatore, anche se non è la stessa cosa…
Ah! E ricordate di non scaldare mai il pesto in padella.
Curiosità
La prima ricetta del pesto si pensa che risalga all’Ottocento. Tradizionalmente veniva realizzato con mortaio e pestello.
Il frullatore è invece più utilizzato nella modernità, tuttavia ha lo svantaggio di scaldare il pesto attraverso il movimento delle sue lame e di ossidare le foglie di basilico.
Per la ricetta originale si usa il sale grosso che svolge un ruolo “abrasivo” che aiuta il processo di triturazione.