Per noi italiani, soprattutto, il formaggio è un elemento fondamentale della nostra dieta. Lo grattugiamo sull’amatissima pasta al pomodoro, lo accompagniamo a confetture e mostarde, lo serviamo da solo a fine pasto… Ma in questo articolo vedremo come preparare un buon formaggio vegano spalmabile!
Vediamo dunque come viene prodotto questo formaggio moderno e innovativo, quali ingredienti vengono usati per la sua creazione e le sue origini. Alla fine dell’articolo vi verrà proposta una ricetta per poterlo realizzare a casa vostra!
Indice dei contenuti
Che cos’è
Il formaggio vegano è un simil formaggio senza alcun contenuto di provenienza casearia, a base di ingredienti totalmente vegetali.
Il formaggio vegetale può essere prodotto con ingredienti derivanti da ortaggi, come ad esempio il latte vegetale: quest’ultimo è considerato la migliore alternativa al latte vaccino e, in generale, a tutto il latte di derivazione animale. Può essere latte di soia, riso, avena, mandorla e molti altri.
Si può anche produrre con semi di sesamo, di girasole, con noci, pinoli, cashew (anacardo) e ovviamente soia. Altri ingredienti spesso utilizzati per la produzione del formaggio vegetale sono l’olio di cocco, il riso, le patate, spezie di vario genere e la tapioca (amido derivato dalla pianta della manioca dell’America del Sud).
Tuttavia, il formaggio vegano che esiste da più tempo, quello più autentico e nato prima della moda del “100% vegetale” è il formaggio di tofu, vedremo perché nei cenni storici.
Il formaggio vegano è consigliato per chi segue una dieta vegetariana o vegana, ma anche per chi soffre di una grave intolleranza al lattosio e deve evitare di assumere formaggi anche con minime quantità di lattosio (come il grana).
Cenni storici
Il formaggio vegano, quindi non caseario, ha avuto origine nel 16esimo secolo in Cina. Veniva prodotto con tofu fermentato o soia intera. In seguito, i formaggi vegani fatti in casa sono stati prodotti con farina di soia, margarina ed estratto di lievito.
Con della margarina più dura si possono realizzare formaggi più consistenti adatti ad essere tagliati. Con una margarina più morbida, invece, anche i formaggi saranno meno consistenti e più adatti ad essere spalmati.
Già negli anni ’70-’80 era possibile trovare in commercio il formaggio vegano, ma risultava avere una consistenza cerosa, gommosa o plastica.
Negli anni ’90 negli USA era presenta solo una marca che distribuiva formaggi vegani, ma da quel momento hanno iniziato a diffondersi molti altri tipi di formaggio vegano, come ad esempio la mozzarella e il cheddar. Da allora sono state esplorate opzioni anche senza soia.
Negli anni ’90 il formaggio vegano costava anche il doppio del formaggio di origine casearia.
A partire dal 2018, il mercato del formaggio vegano è cresciuto esponenzialmente su scala globale. Questo perché, con l’avvento del veganismo, il mercato si è arricchito di nuovi prodotti e libri di cucina che promuovono uno stile di vita senza alimenti di origine animale.
La produzione di formaggio vegano ha superato di gran lunga la necessità di soddisfare le esigenze degli intolleranti al lattosio. Infatti questo prodotto è diventato un alimento per tutti, non solo per le nicchie.
Ingredienti
Ho già fatto brevemente cenno agli ingredienti utilizzati per produrre il formaggio vegano, ma vediamoli più a fondo.
Olio di cocco
Dall’olio di cocco si ricavano molte varietà di formaggio vegano che possono somigliare alla sua controparte di origine casearia. Viene spesso mescolato con una miscela di tofu o amido di patate.
L’olio di cocco è ad alto contenuto di acido aurico, un grasso saturo che aumenta i livelli di colesterolo nel sangue, per questo è consigliabile ingerirlo in basse quantità.
Presenta inoltre quantità di acido caprico, potente antimicotico, e acido caprilico, un antifungino usato anche per combattere la candida.
Anacardo
Vengono utilizzate molte noci per produrre il formaggio vegano, ma tra queste la più gettonata e la più versatile è sicuramente l’anacardo. Hanno una consistenza incredibilmente cremosa e possono essere trasformati in una grandissima varietà di formaggi vegani, soprattutto spalmabili.
Contiene meno grassi rispetto alle altre noci conosciute, una buona quantità di acido oleico considerato un alleato della salute del cuore e dei vasi sanguigni. Secondo una recente ricerca scientifica, gli anacardi aiuterebbero a contrastare il diabete.
Sai perché vengono sempre venduti senza guscio? Perché quest’ultimo contiene una resina caustica che non deve assolutamente essere ingerita e che viene utilizzata nella creazione di insetticidi e vernici.
Tofu
Il tofu è probabilmente l’ingrediente più malleabile conosciuto dall’uomo. Viene usato nelle insalate, cotto alla griglia, messo nelle minestre… Ma è anche un ottimo ingrediente, che combinato insieme ad altri, fa un ottimo lavoro nel creare gustose alternative al formaggio e ad altri prodotti caseari, come il formaggio vegano, appunto.
Il tofu è privo di colesterolo e ricco di vitamine B1, B2, B3 e D, ma anche di sali minerali come fosforo, potassio, ferro, calcio e gli Omega 3. Contiene inoltre i flavonoidi, sostanze vegetali utili come antiossidanti del corpo che servono a combattere i radicali liberi.
Contiene moltissime proteine vegetali, che contribuiscono all’apporto dei 10 aminoacidi essenziali per il nostro organismo.
Tapioca
Gli amidi sono un ottimo ingredienti per i formaggi vegani e una delle migliori fonti è sicuramente la radice della manioca, con il suo amido che viene chiamato tapioca. Quest’ultimo permette di rendere i formaggi vegani più allungati e più morbidi.
È un alimento molto nutriente e facilmente digeribile, per questo viene usato molto nelle diete dei bambini e dei convalescenti.
I piccoli granuli di amido se cotti in acqua hanno la tendenza a gonfiarsi fino ad acquisire una consistenza gelatinosa. Spesso gli indigeni la sfruttano in abbondanza nella preparazione di zuppe, carne e pesce arricchiti con bacche selvatiche.
Lievito nutrizionale
Il lievito nutrizionale è un lievito alimentare inattivo, contrariamente a quello di birra. È una fonte di antiossidanti, proteine, sali minerali e vitamine. Viene spesso utilizzato perché il suo sapore è simile a quello del formaggio.
Le sue proprietà sono assolutamente benefiche: contiene tutti gli aminoacidi necessari al nostro corpo e un cucchiaio di questo lievito contiene 2 grammi di proteine, rendendo facile ai vegani raggiungere l’ammontare di proteine loro necessario.
E’ quindi perfetto nella preparazione del formaggio vegano.
Contiene anche zinco, selenio e manganese.
Mandorle
Le mandorle non sono morbide come l’anacardo e sono quindi meno adatte a produrre formaggi morbidi e spalmabili rispetto. Tuttavia, vengono spesso usate per realizzare un formaggio vegano morbido, come ad esempio ricotta, crema di formaggio e molti altri.
Le mandorle contengono numerose vitamine, come quelle del gruppo B, vitamina E, proteine e sali minerali come calcio, ferro, potassio, magnesio, rame, acidi grassi e Omega 3.
Ha proprietà antiossidanti, contenute specialmente nella buccia e proprietà lassative e benefiche per l’intestino grazie alla presenza di fibre. Il magnesio aiuta invece contro la stanchezza e lo stress ed è quindi un buon alleato del sistema nervoso.
Grazie all’elevato contenuto di calcio, aiutano a mantenere le ossa e i muscoli sani. Infine, le sue proprietà anticolesterolo favoriscono il benessere del cuore e dei vasi sanguigni, tenendo a bada i trigliceridi tramite gli Omega 3.
Le mandorle si rivelano essere quindi un ottimo ingrediente per il formaggio vegano.
Ricetta del formaggio veg con anacardi
Vi propongo una facile ricetta per preparare il formaggio vegano con anacardi direttamente a casa vostra!
Anche se si discosta un po’ dalla tradizione vedrete che il formaggio vegano è molto buono e versatile.
L’aglio presente nella ricetta, donerà al vostro formaggio un tocco di sapore che non avete idea. La buccia di limone aggiunge un po’ di crunchy e luminosità. Il succo di limone darà un pizzico di acidità. E, infine, il lievito nutrizionale donerà un gusto sorprendentemente simile a quello del formaggio come lo conosciamo tutti.
Ingredienti
- 2 tazze di anacardi crudi
- 2 spicchi d’aglio
- mezzo cucchiaio di aglio in polvere
- 1 limone di grandezza media sbucciato
- 60ml di succo di limone
- mezza tazza di acqua (circa 120ml)
- 2 cucchiai di lievito nutrizionale
- mezzo cucchiaio di sale marino
- 2 cucchiai di olio di oliva (circa 30ml)
Procedimento
Per realizzare questo formaggio vegano, mettete gli anacardi in una ciotola e colpiteli con acqua fredda. Coprite con la pellicola e mettete in frigo per 12 ore circa. Altrimenti, copriteli con acqua bollente e lasciar riposare per un’ora e mezza. Tuttavia, per questa ricetta è meglio che gli anacardi vengano lasciati in frigo 12 ore, così che riescano ad ammorbidirsi lentamente e per bene.
Una volta impregnati di acqua, sciacquateli bene, sgocciolateli e metteteli in un frullatore. Aggiungere l’aglio tritato, l’aglio in polvere, la buccia e il succo di limone, l’acqua e il lievito nutrizionale. Infine l’olio e il sale.
Lasciate il preparato per il formaggio vegano nel frullatore finché sarà omogeneo e cremoso. Se necessario, aggiungete un po’ d’acqua. Assaggiate e in caso aggiustate il condimento a piacere, aggiungendo buccia di limone, oppure lievito nutrizionale per un sapore più “cheesy”.
Mettete un colino su una ciotola e copritelo con della carta assorbente o, meglio, con una mussola per formaggio. Stendeteci sopra il formaggio. Poi, prendete gli angoli del telo e uniteli.
Chiudete il telo come a formare un disco con il formaggio vegano all’interno (come la forma della burrata per intenderci). Fissatelo con un elastico, mettetelo dentro alla ciotola e lasciate riposare in frigo per almeno 6 ore (l’ideale sarebbe 12).
Srotolare il canovaccio e rimodellare il formaggio vegano come una vera forma di formaggio. Se volete ricoprite il vostro formaggio con delle erbe aromatiche e ancora scorza di limone.
Potete godervelo fresco con crackers o verdure. Questo formaggio mantiene la sua forma per solo 1-2 ore fuori dal frigorifero, quindi è meglio conservarlo in frigo fino al momento in cui viene mangiato.